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Torre Carrari

Torre Carrari

E’ alta 22 metri la piccola casatorre dei Carrari, stretta tra gli edifici di via Marchesana che quasi non si nota.

Per collocarla tra le viuzze del centro della città, i bolognesi magari ricordano il piccolo negozio di granaglie e articoli per piccoli animali “La nocciolina”, già presente nel 1936, che al piano terra della torre aveva sede, mentre oggi questa fa parte di FR Boutique.

La torre fu costruita tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo dalla famiglia ghibellina dei Carrari, tra le più potenti a Bologna fino al 1274, anno della cacciata del ghibellini (detti Lambertazzi a Bologna).

I Carrari, benché ghibellini e dunque filo-imperiali e in opposizione al papa, si distinsero per le tante donazioni di terreni per ospitare gli ordini monastici a Bologna, tant’è che fu grazie a questa famiglia che si insediarono i Camaldolesi (la Croce di Camaldoli) e poi gli Olivetani (con San Giovanni in Bosco). Nel 1427 la torre passò probabilmente in mano ai Foscarari e poi, nel 1484, a Girolamo Luna, che l’acquistò per 1200 lire. Dopo diversi passaggi di proprietà, negli anni ‘30 del ‘900 la torre, con tutti gli edifici tra le vie Marchesana, Clavature e de’ Toschi, venne acquistata dalla “Società di rinnovamento edilizio”, che avviò un elaborato piano di ricostruzione in stile “falso medievale” che ancora oggi possiamo ammirare. Una scenario artefatto dove la torre resta una delle poche strutture quasi originali (a parte le finestre posticce sulla facciata), ma di indubbio fascino.