Strada Maggiore: la via delle torri
Se Bologna è la “città turrita”, Strada Maggiore è senza dubbio la “via turrita”. Benché oggi resti lungo il tratto cittadino della via Emilia solo torri Oseletti e, al suo principio, torre Asinelli, nel ‘200 le torri erano almeno 11.
Partendo da Piazza Ravegnana, all’angolo con Strada Maggiore si trova torre Asinelli; accanto, fino al 1918, c’era torre Conforti, detta anche dei Guidozagni, abbattuta per far posto a via Rizzoli.
Proseguendo verso Porta Maggiore (o Mazzini che dir si voglia), al numero 6, affacciata su di un piccolo vicolo oggi chiuso, detto un tempo broglio degli Asinelli, si trovava la piccola torre dei Biancucci da Medicina, in precedenza dei Prendiparte. Quasi di fronte, angolo via del Luzzo, le torri dei Garzoni e appena dietro dei Magnani.
Dal numero 32 di Strada Maggiore in avanti, innanzi ai passanti della Bologna medievale, si ergeva una vera e propria selva di torri. Tra via Guido Reni e Piazza Aldrovandi, ce n’erano ben sette.
Al 32 c’era torre Zovenzoni, che dominava la casa dove visse la famiglia di Gioacchino Rossini. Al 34, torre Magarotti, e tra il 34 e il 36, l’ancora esistente torre Oseletti, la cui porta a sesto acuto è ben visibile sotto il portico. Di fronte alla Oseletti, al numero 33 di strada Maggiore, torre Banzi, e al 38 torre Tantidenari. Poco più avanti, rispettivamente ai numeri 37 e 42, le torri dei Basacomare e dei Mussolini, famiglie che dominarono a lungo l’area tra vicolo Posterla e l’attuale Piazza Aldrovandi (un tempo broglio dei Mussolini).
L’ultima torre di strada Maggiore si trovava quasi alla Porta, tra i civici 80 e 82, ed era quella della Magione, di fatto il campanile della chiesa di Santa Maria del Tempio, sede dei Templari, ed è la torre che nel 1455 venne spostata di ben 13 metri, senza essere smontata, dall’architetto Aristide Fioravanti.
Ma davvero delle 11 torri ne restano solo 2? Sono proprio scomparse?
A guardar bene, no, non tutte almeno Se vi mettete all’angolo con via Guido Reni, sulla sinistra è ancora visibile una piccola finestra murata di torre Zovenzoni, e sulla destra un’immagine sacra, ricavata in una nicchia murata di torre Magarotti. Infine, nella casa che fu del padre dell’ortopedia Francesco Rizzoli, e dove visse pure Giosuè Carducci, sul lato sinistro di Palazzo di Strada Maggiore 37, sotto l’intonaco, ci sono i resti del troncone di torre Basacomare, larghi oltre 6 metri e con muri spessi quasi 2 metri.