Torresotto San Vitale
Si trova in via san Vitale 56, sull’antica strada (esistente fin dal 1159) che collegava Bologna a Ravenna e alle saline di Cervia. Il torresotto duecentesco fu in passaggio tra l’antico palazzo senatorio Cospi (a sinistra in direzione delle Due Torri), e le proprietà delle monache della Chiesa dei Santi Vitale e Agricola (a destra), che nel ‘600 furono proprietarie anche del torresotto, passato poi alla famiglia Borzani la quale, nel 1603, fece abbattere una volta e un corridoio sul lato sinistro.
L’ala orientale delle Case delle monache venne acquistata a inizio ‘800 dall’architetto neoclassico Giovanni Battista Martinetti che ne fece la sua residenza, con un grande giardino all’inglese, edicole, statue e persino una grotta con finte stalattiti.
Qui la moglie Cornelia Rossi – di leggendaria bellezza – tenne uno dei più importanti salotti letterari, diventando la musa di Ugo Foscolo, alla quale il poeta assegnò il ruolo della “sacerdotessa dell’eloquenza” nel poemetto “Le Grazie”.
La torretta terminale che sovrasta il torresotto (nella foto), con l’altana e le 12 finestre (tre per lato), sono un’aggiunta quattrocentesca.